Si moltiplicano le iniziative di solidarietà a seguito dell’emergenza Coronavirus a sostegno dei tantissimi medici che ogni giorno mettono a repentaglio la propria vita e dei tanti Siciliani colpiti da questo virus mortale.
Cosa si può fare in questi momenti?
Restare a casa e sostenere (per chi può) con iniziative di solidarietà gli Ospedali e i Centri di Ricovero comprando apparecchiature per la respirazione artificiale e mascherine.
Lo ha fatto anche la Consulta degli Ingegneri di Sicilia che ha acquistato e donato all’Ospedale Civico di Palermo un Ventilatore Polmonare.
Si tratta di un’apparecchiatura dotata di più modalità ventilatorie e quindi utilizzabile sia per il supporto respiratorio esterno che per pazienti ricoverati in terapia intensiva ai quali occorre fornire assistenza respiratoria invasiva.
“Avremmo voluto fare di più. Sono però convinta, che se ognuno contribuisse anche con poco, piano piano il poco può diventare molto e ognuno di Noi si sentirà cosciente di aver salvato qualche vita umana“.
Queste sono state le parole a caldo del Presidente Elvira Restivo alquanto emozionata.
Non solo la Consulta, ma anche gli Ordini di Trapani e Messina hanno aderito e anticipato l’inizativa.
Gli Ingegneri di Catania insieme ad altri Ordini Professionali ne hanno acquistati 2.
A breve anche altri Ordini Siciliani si uniranno al “coro di umanità”.
Ad oggi, hanno chiamato diverse Associazioni, Categorie di Settore, Imprenditori e Cittadini, cominicandoci che stanno contribuendo anche loro in quella che rappresenta la “CATENA DELLA SOLIDARIETA’“.
Basta poco per salvare una vita umana …
Ci vuole cuore e amore …
Ci piace pensare ai “tanti Medici in campo contro il Coronavirus anche con il sostegno degli Ingegneri“.
Infatti, oltre alle iniziative di solidarietà, tanti ricercatori dell’Università di Messina e in particolare afferenti al Dipartimento di Ingegneria, diretto magistralmente dalla Prof.ssa Ida Milone stanno lavorando per trasformare una maschera da snorkeling in una da C-PAP per la terapia intensiva.
In parole semplici , la trasformazione di una comune maschera in un dispositivo medicale da utilizzare in terapia intensiva.
Solidarietà e Ingegneria in campo contro il Coronavirus
Il Presidente dell’Ordine di Trapani Ing. Giovanni Indelicato ci ha fatto pervenire il presente comunicato che testualmente si riporta.
“L’Ordine degli ingegneri di Trapani ha donato un ventilatore polmonare al reparto di pneumologia dell’ospedale Sant’Antonio Abate, dove sono ricoverati i pazienti Covid 19 non in terapia intensiva. All’iniziativa ha aderito anche la Fondazione dell’Ordine degli Ingegneri. Il primario del reparto, il dottor Gaspare Marino, ha tenuto a ringraziare il presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Trapani Giovanni Indelicato, sottolineando, tra le altre cose, la qualità del dispositivo che il Consiglio dell’Ordine ha scelto di fornire. “Stiamo assistendo ininterrottamente, ormai da diversi giorni, al tragico e drammatico susseguirsi di eventi collegati al famigerato Covid 19 – si legge in una nota dell’Ordine degli ingegneri – emergenza sanitaria che ha ferito in modo prorompente il nostro quotidiano fatto da emozioni, sensazioni, pensieri. Nessuno di noi si può considerare escluso da questa emergenza, e dobbiamo ripetutamente ringraziare quanti, nelle strutture ospedaliere, mettono a repentaglio la loro stessa vita pur di salvare quelle di tanti concittadini”. La donazione è stata deliberata dal Consiglio dell’Ordine degli ingegneri di Trapani nel corso della seduta straordinaria, fatta in videoconferenza, tenuta lo scorso 19 marzo, dove è stato disposto l’immediato acquisto del macchinario, fatto davvero in tempi record. Gli ingegneri trapanesi, in una corsa contro il tempo per fare il prima possibile, sono riusciti a trovare un ventilatore polmonare in un deposito di Catania. Era l’ultimo disponibile. Una fortunata coincidenza che ha permesso agli uffici dell’Ordine di bloccare subito il macchinario, che nel giro di pochi giorni è arrivato a Trapani. Dopo avere fatto le prime verifiche elettriche di collaudo, già ieri il nuovo ventilatore è stato portato nel reparto di pneumologia dell’ospedale Sant’Antonio Abate, dove sarà usato per curare i pazienti affetti da coronavirus. Come ovvio, resterà nella dotazione del reparto di pneumologia. Dunque, grazie al gesto degli ingegneri trapanesi, il nosocomio trapanese avrà a disposizione un ventilatore in più per affrontare l’emergenza di questi giorni. L’idea di donare il macchinario è partita dall’ingegnere Giuseppe Galia ed è stata subito accolta dall’intero Consiglio dell’Ordine che con il suo presidente Giovanni Indelicato che si è prontamente attivato per dare seguito alla proposta, convocando tutti i consiglieri in videoconferenza.“